I SINTOMI DEGLI ATTACCHI DI PANICO SONO VERI? POSSO SVENIRE? POSSO MORIRE? POSSO IMPAZZIRE?
I sintomi del disturbo di attacchi di panico non sono veri.
Le persone che hanno vissuto una crisi potrebbero non comprendere fino in fondo questa affermazione, ma va ribadita: le manifestazioni fisiche che caratterizzano il problema non sono vere, ma verosimili.
Verosimile significa simile al vero: il paziente ha tanta paura dei sintomi (verosimili) che, a suo parere, presagiscono un (vero) possibile svenimento, infarto o ictus, arrivando a strutturare così la credenza che quella profezia possa realmente concretizzarsi.
Questa, però, è una chiara interpretazione errata del corredo sintomatologico: non c’è alcun dubbio che la tachicardia sia avvertita realmente dalla persona, ma in questo caso si configura come un sintomo verosimilmente paragonabile a quelli che si percepirebbero durante una vera crisi di cuore.
Il cuore di un paziente con panico è perfettamente funzionante, a maggior ragione ne danno conferma gli accertamenti medici eseguiti presso gli specialisti cardiologi.
La sensazione di soffocamento non denota alcuna anomalia cardiaca o respiratoria, è soltanto verosimile, per quanto percepita come violenta.
Stesso dicasi per la percezione di sbandamento, di svenimento e la sudorazione fredda: nessuno dei miei pazienti incontrati a seduta di psicoterapia è mai svenuto nel corso di una crisi di panico, eppure la quasi totalità riferisce di avere avuto timore di svenire.
Quest’ultima è una paura che si ripresenta loro in circostanze ben precise, nel momento particolare in cui devono esporsi ad una situazione “a rischio”, come ad esempio il traffico automobilistico in città.
Questi sintomi, lo sottolineiamo ancora una volta, sono simili a quelli veri nella misura sufficiente da creare spavento e allarme, ma non si verificherà nessuna delle catastrofi immaginate come conseguenza della loro manifestazione fisica: nessun infarto, né ictus, né svenimento, né perdita di controllo.
In tanti raccontano di avere spavento di poter perdere il controllo del mezzo mentre si è alla guida e di rischiare così un incidente, provocando danni alle cose e alle persone; eppure nessuno dei miei pazienti ha mai avuto sinistri stradali pur avendo vissuto una crisi di panico mentre era al volante di un’automobile.
Se fosse stato presente un problema cardiaco, infatti, almeno una volta durante questi episodi si sarebbe avvertito un malore ben più importante in entità e intensità, o addirittura uno svenimento reale.
Tant’è che gran parte dei pazienti in terapia arrivano a consapevolizzarsi di non essere mai veramente svenuti dopo un’attenta riflessione con l’esperto: svenimento equivale a perdita di coscienza, ma nessuna vittima di crisi di panico perde la sua condizione vigile malgrado il malessere.
Si può parlare in un certo qual modo di allentamento della coscienza: il soggetto, intontito dalla cascata di sintomi, si sente male e non è perfettamente lucido, tuttavia non sviene né è in pericolo di morte.
Si consiglia il seguente video “Attacchi di panico: cosa sono, i sintomi e le cause” (A cura del Dott. Pierpaolo Casto)
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