PERCHÈ NON FUNZIONA PIÙ: CIALIS, LEVITRA, VIAGRA, NON FA PIÙ EFFETTO PER L’EREZIONE
Cialis, Levitra, Viagra, Spedra sono farmaci vasodilatatori conosciuti per la loro possibiltà di aiutare a migliorare l’erezione, tuttavia in moltissimi casi risultano inefficaci. Perchè? Per oltre il 35 per cento degli uomini con problemi di erezione, il farmaco può essere inefficace, dato che le loro difficoltà sono in gran parte psicologiche. Per evitare l’ansia da prestazione e migliorare l’erezione, gli uomini devono imparare come riformulare il loro modo di pensare.
Essi esercitano un’azione di rilassamento nei confronti dei muscoli dei vasi sanguigni implicando la conseguente dilatazione degli stessi. L’utilità e l’efficacia della loro somministrazione nei pazienti con problemi di disfunzione erettile discendono dalle cause del problema stesso: cioè, se di natura fisica o se di natura psicogena.
I vasodilatatori sono efficaci nei soggetti in cui disfunzionalità è conseguenza di un problema organico: ossia se c’è una causa fisica all’origine della mancanza, della debolezza o dell’incompletezza del disturbo. Il farmaco può rappresentare un supporto valido, ma la loro prescrizione va effettuata sulla base di un obiettivo studio clinico che attesti l’origine fisica del problema di erezione: è il medico curante, in prima battuta, ad avviare le indagini, dopo di che è consigliabile un successivo consulto presso uno specialista urologo-andrologo.
Se, al contrario, gli approfondimenti medici decretano la sanità fisica del paziente il quale, tuttavia, continua ad avvertire una scorretta funzionalità erettile, la natura del problema è senz’altro psicologica. Per questi pazienti l’uso del farmaco visodilatatore è sconsigliato oltre che inutile: ciò che va ristrutturato non è la fisiologia dilatatoria dei vasi sanguigni, bensì lo schema cognitivo del soggetto.
Il problema in questo caso prende il nome scientifico di “ansia da prestazione sessuale”. La prova del nove per comprendere se si tratti effettivamente di questo problema è data dalla particolare dinamica, riferita dal paziente, in cui l’erezione è assolutamente raggiungibile, con una buona consistenza e durata, quand’egli è da solo, lontano da una situazione in cui gli sarebbe richiesto di avviare un rapporto con la propria partner. È il caso delle erezioni spontanee notturne tipiche della fase REM o di quelle al risveglio mattutino, o ancora della pratica masturbatoria di autoerotismo: in queste circostanze il paziente non deve dar conto ad altri della propria performance, non ha paura di alcun tipo di fallimento, è sereno ed è per questo in grado di eccitarsi e di produrre l’erezione in modo normale. La difficoltà erettile, pertanto, si verifica esclusivamente in quelle situazioni intime in cui il paziente dovrebbe “dar conto” di sé alla partner, ossia quando gli viene richiesto un atto penetrativo: questi fatti gli innescano l’ansia da prestazione sessuale e, a propria volta, la disfunzione erettile e la messa in circolo di flussi di pensiero di preoccupazione altamente negativi e autosqualificanti, che lo inducono a focalizzarsi e a interrogarsi sulla capacità del proprio pene.
Si incappa nell’errore cognitivo della doverizzazione, cioè nell’uso di “dovrei”, “devo”, “bisogna”, “si deve”, ecc… per assicurare la necessaria motivazione e il controllo al comportamento. Chi compie tale errore si basa sui concetti di “devo…”, “si dovrebbe…”, “gli altri devono…”. In questa categoria vi è, da parte del paziente, la percezione del dovere della sua condotta e della doverizzazione degli altri nei suoi confronti: ogni volta che ci s’impone di fare qualcosa o ci si aspetta qualcosa da altri, si sta male perché il senso di costrizione per sé nei confronti degli altri (“devo fare”) o per gli altri nei confronti di sè (“gli altri devono fare”) induce a un’emozione negativa (delusione, tristezza, rabbia). Se si correggessero da “B” tali pensieri di doverizzazione, si avrebbero delle ripercussioni positive su “C”, ovvero sullo stato d’animo del paziente, evitando emozioni negative. Nel nostro caso, ogni qualvolta il paziente abbia pensato di dover avere un’erezione migliore rispetto agli standard prefissati, di doverla penetrare, di doverla soddisfare, di dover avere una vita sessuale normale, non ha fatto altro che innescare e alimentare i meccanismi di paura perché, rispetto al senso di dovere, egli aveva timore di non riuscire: motivo per cui non si avrà l’erezione. Bisogna modificare la struttura di pensiero da “io devo” a “io posso/io voglio”: cioè si può rimediare al problema, si può migliorare l’erezione, perché si vuol farlo.
Queste paure rispetto alla propria capacità di amante, si qualificano come profezie che si autoavverano: prospettandosi a mente il peggio, è plausibile che il peggio temuto si avveri nel concreto dell’incontro sessuale. La preoccupazione inibisce l’eccitazione, pertanto se non si è eccitati, fisiologicamente non si può avere un’erezione soddisfacente. L’idea di poter fallire comporta il fallimento, ovvero la mancanza dell’erezione.
La costruzione mentale di sé come cattivo amatore non consente, per forza di cose, che la psiche e il fisico si lascino andare con naturalezza al piacere e al godimento che un rapporto sessuale dovrebbe assicurare alla persona che lo pratica. Ciò non produce l’eccitazione di base, motivo per cui viagra, cialis e levitra in questi casi non sono affatto utili per correggere il disturbo, che è di natura puramente psicologica, dei pensieri, e non organica, del fisico.
Bisogna correggere i pensieri disfunzionali per eccitarsi ed avere l’erezione: l’approccio consigliato è la psicoterapia cognitivo-comportamentale.
Articolo a cura: Dott. Pierpaolo Casto – Psicologo e Psicoterapeuta – Specialista in Psicoterapia Cognitivo Comportamentale
Si consiglia il seguente video “VIAGRA, CIALIS, LEVITRA NON FA PIU’ EFFETTO PER MIGLIORARE L’EREZIONE: perchè non funziona più” (A cura del Dott. Pierpaolo Casto)
*** Contatti e Consulenza Specialistica in Studio con il Dott. Pierpaolo Casto: Via Magenta, 64 CASARANO (Lecce) - Per informazioni e Prenotazione: Tel. 328 9197451 * 0833 501735