ATTACCHI DI PANICO: SINTOMI E CAUSE
In questo approfondimento cercheremo di fornire un inquadramento completo e complessivo sul disturbo di attacchi di panico: dalla sua definizione alle cause che lo provocano e ai sintomi con cui si manifesta.
Il disturbo di attacchi di panico, innanzitutto, va distinto dall’attacco di panico: quest’ultimo è la crisi violenta che il paziente lamenta, definibile come un fulmine a ciel sereno, apparentemente senza alcuna causa, che si esprime attraverso una sintomatologia ben delineata.
Il disturbo di panico, invece, è ciò che noi riferiamo alla paura della paura: né crisi né sintomatologia, è la paura che il paziente ha in merito al fatto che possa ripresentarsi l’attacco.
Questa stato emotivo di tensione e di ansia è il problema reale che rende il disturbo sempre più importante e “invalidante”: nella gran parte dei casi, infatti, la persona spaventata di potersi sentire nuovamente male inizierà ad evitare quelle situazioni che in passato le hanno prodotto malessere.
In realtà non è la situazione ad averglielo provocato, bensì il contesto: l’evitamento riguarderà, dunque, quei contesti che hanno scatenato le crisi di panico.
Se, ad esempio, l’attacco critico si è verificato in un ufficio postale, il paziente smetterà di recarsi in questo posto specifico, per poi passare gradualmente ad evitare gli uffici in genere, fino ad arrivare a estromettersi da tutti quei luoghi in cui bisogna fare la fila (come il supermercato che apparentemente non ha affinità con la posta, ma che nella logica della vittima di panico risiede nel comune denominatore della fila e nella difficoltà ad allontanarsi dallo spazio in caso di malore).
L’allontanamento, in caso di crisi di panico, è da intendere verso una base sicura: la propria casa, la propria auto o comunque un posto lontano da quel luogo critico che sia agevole per un ritorno nel proprio spazio protettivo.
Ribadiamo la differenza già ben espressa: la crisi di panico è l’espressione acuta del sintomo che ha un arco temporale di espressione limitato (al massimo 20 minuti), mentre il disturbo di panico è l’emozione di paura costante vissuta dalla persona rispetto al proprio destino legato alla manifestazione di eventuali nuovi attacchi.
Il paziente con attacchi di panico non ha semplicemente timore della tachicardia (sintomo principe del disturbo), ma è spaventato dal fatto che essa sia l’espressione di un infarto cardiaco imminente: tutto ciò struttura la credenza che una crisi successiva (che non sa se, quando avverrà e quanto violentà sarà) possa essergli fatale per la vita.
Questa preoccupazione è conseguenza della scarsa conoscenza della vittima sulla natura del disturbo di panico.
Si consiglia il seguente video “Attacchi di panico: sintomi e cause” (A cura del Dott. Pierpaolo Casto)